21.09.2016
La Via Francigena: una splendida eredità per tutti
Era la fine del primo secolo e l’inizio del secondo, il pellegrinaggio assumeva via via contorni storico-religiosi di notevole importanza. Gerusalemme, Santiago de Compostela e Roma rappresentano mete che dovevano essere raggiunte ad ogni costo. Fu così che la Via Francigena divenne, idealmente e fisicamente, una delle più grandi vie della fede. I pellegrini del settentrione camminavano lungo la Via per arrivare a Roma, per poi continuare lungo la Via Appia in direzione della Puglia, per imbarcarsi verso la Terra Santa. Di contro gli italiani che puntavano verso Santiago percorrevano la stessa Via, ma in senso inverso, per raggiungere Luni, dove le navi in partenza per i porti francesi attendevano per portarli a destinazione. Fu, dunque grazie al pellegrinaggio che la Via Francigena divenne un modo di unire popoli e luoghi nell’Europa nel Medioevo.
Oggi, questo percorso straordinariamente paesaggistico è un nodo cruciale del passaggio ciclabile, cambia il modo di percorrerla, ma, la Via Francigena resta ancora uno dei “passi” più importanti del nostro territorio. Ancora oggi la mappa del percorso più utilizzata è quella di un antico e illustre pio uomo, l’Abate Sigerico.
Percorrere la Via in bicicletta, in un mondo che corre troppo e non lascia più spazio all’anima, è il modo migliore per riprendere conoscenza di se stessi e del territorio.
Pedalata dopo pedalata si può immaginare la struttura antica e magica di quella strada. Usando l’immaginazione si può anche ascoltare il mormorio dei pellegrini che si stupivano di fronte alla bellezza del paesaggio.
Sicuramente conosciamo molti dei capolavori dell’era Romana che resistono al tempo sulla Via Francigena, ma chi viaggia in bicicletta e li incontra uno dopo l’altro, si rende conto dell’importanza che ebbe la Via nella formazione del significato del termine “popolo unito”.
Nello snodarsi del percorso, fra uliveti, vigneti e mare nella zona del Salento, sorge l’antichissima Masseria Capoforte, una struttura sopravvissuta al tempo, restaurata e utilizzata per continuare l’antico “modus “della produzione di vini pregiati che rispettano riti e tradizione dell’antichità.